Scheda tecnica essenziale
Titolo completo: memorialis libellus, libro 14092014, secondo tentativo di determinare il pensiero geometrico della creazione.
Opera in forma di libro d’artista. Pagine sotto forma di tavole separate, realizzate in cartone rigido. Le tavole sono n.10, non hanno contrassegno numerico e sono inserite in una tasca all’interno di una custodia con funzione di copertina. La copertina è inserita in un astuccio a forma di scatola.
Dimensioni: ogni tavola misura cm. 42,7 x cm 26,3 x spessore mm.3 ( proporzioni di un rettangolo aureo). Il libro con la copertina misura cm 43,7 x cm27,2 x spessore cm 5,4. Le dimensioni totali dell’opera inserita nell’ astuccio sono: cm. 44,5 x cm. 28 x spessore cm.6.
Tecnica: disegno ad inchiostro su carta e carton-legno, collage, inserti di metallo ( piombo e rame), pellicola specchiante, corda, legno, rivestimento della copertina e dell’astuccio in tela cotone bianca.
Anno di produzione: 2014.
Possibilità d’esposizione: su tavolo, base o teca, in piano o inclinato. In caso di consultazione il libro deve essere posizionato in piano, con la copertina aperta fuori dall’astuccio di protezione. L’astuccio fa comunque parte dell’opera.
Tutte le componenti dell’opera, tavole, copertina e astuccio, devono essere esposte insieme.
Le tavole possono essere esposte anche in serie secondo due schemi diversi.

Schema/composizione A:
9 tavole disposte in colonne di tre su tre file. La composizione ripropone il formato della tavola in un rettangolo aureo unico di misure: base cm. 128,
altezza cm. 78,8 ( l’ordine delle tavole deve essere disposto come da foto allegata).
Schema/ composizione B:
10 tavole disposte su cinque colonne su due file. Misure: base cm. 213,5, altezza cm. 52,5 (l’ordine delle tavole deve essere disposto come da foto allegata).

Scheda completa
Memorialis libellus, Libro 14092014 è uno strumentario d’uso per artisti, un manuale teorico e pratico.
Il formato è un rettangolo aureo. Il libro è composto di 10 pagine-tavole, più la copertina e l’astuccio. La prima pagina-tavola ha la funzione di retro coperta, contiene una piccola finestra di carta riportante il titolo. All’interno della finestra è riportato un sottotitolo che fa da introduzione alle tavole seguenti.
Le pagine sono illustrate con disegni, grafici e inserti di metallo.
Nel libro sono combinati insieme apparati grafici, piccoli testi, definizioni e modelli di strumenti. Non ci sono didascalie esplicative. Gli apparati grafici rappresentano modelli geometrici e forniscono la chiave per deduzioni logiche sulle teorie delle proporzioni.
Il riferimento iniziale delle tavole è la teoria pitagorica, alla base del pensiero della matematica razionale e delle speculazioni del pensiero rinascimentale. Lo strumentario proposto fa riferimento al pensiero moderno con il quale la prassi operativa di bottega diventa metodo e predispone strumenti progettualmente definiti.
Il libro è uno strumento-regola per custodire modelli teorici orientati alla ricerca della verità naturale attraverso geometria e numeri e dell’armonia estetica universale con la teoria delle proporzioni applicata alle arti.
La tavola di partenza (estratto dalla metafisica di Aristotele) propone il principio degli opposti cosmici, secondo il quale tutte le cose trovano equilibrio a coppie. Nella tavola si coglie il riferimento ai numeri pari e dispari, limitati e illimitati (definiti poi razionali e irrazionali), intuizione che anticipa, come una preveggenza, il limite del pensiero antico stesso.
Le altre tavole propongono alcune figure chiave del pensiero pitagorico (anticamente i numeri erano raffigurati da unità): la tetraKtis, prima raffigurazione concettuale del solido tridimensionale tetraedrico, e il quadrato che contiene al suo interno la raffigurazione dello gnomone a squadra consecutivo. Quest’ultima figura è la connessione chiave della filosofia di base dei pitagorici: rappresenta, in termini matematici e visivi, l’espansione della conoscenza nella quale l’atto del conoscere contiene il conosciuto.
Le tavole trovano seguito in modelli per la costruzione di strumenti realmente applicabili.
I modelli (una cordicella a nodi, la squadra e due compassi) forniscono prototipi di un armamentario utile a definire e usare le proporzioni. Sono strumenti antichi e sempre adoperabili la cui costruzione discende da precise proporzioni matematiche: la corda (già nell’uso egizio) è ripartita con nodi in tre segmenti la cui grandezza è una proporzione di tre numeri interi che definiscono una terna pitagorica. La terna di tre numeri quadrati consecutivi permette di costruire sul campo un triangolo rettangolo, trovare perpendicolari, squadrare, definire un’area.
I compassi permettono di trovare la “media ed estrema ragione”: la proporzione aurea tra due segmenti e la suddivisione nella corretta proporzione di una retta data ( Leonardo e Galileo hanno teorizzato su questi modelli).
I significati delle tavole e i modelli degli strumenti sviluppano in forma ermetica il sottotitolo del libro 14092014: secondo tentativo per determinare il pensiero geometrico sulla creazione (seguito ideale di un’opera già realizzata nel 2010 : brevetto 18102010 primo tentativo di brevettare il pensiero geometrico sulla creazione) mettendolo in rapporto al testo riportato nell’ultima tavola che è concepito come direttiva teorica in funzione della quale lo strumentario può essere usato: “ procedere oltre il visibile immaginando che il rapporto rimane costante ad un punto di attrazione infinito, principio e limite della visione”.

 

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